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Si definisce Medioevo il periodo storico che convenzionalmente decorre dal V° secolo (476 d.C.) al XV° (1492 scoperta dell'America):

1000 anni di storia dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente al Rinascimento.

Politicamente nel medioevo si creano le basi degli stati moderni.

 

Qual'è la situazione dell'Europa nel 476?

Italia: è uno dei momenti più critici della sua storia, manca il riferimento di un governo centrale, Roma è stata saccheggiata dai vandali , Ravenna è abbandonata e l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo è deposto da Odoacre, generale Germanico.

Il regno di Odoacre, nominato dall'imperatore bizantino, sarà di breve durata, infatti già nel 488 l'Italia è conquistata dagli ostrogoti di Teodorico (488-526)

Gli ostrogoti, come gli altri barbari, arrivano a dominare una civiltà molto superiore alla loro e a confrontarsi con stili di vita elevati: la risposta immediata è la forza bruta e la violenza.

A Roma l'unica figura di alta dignità rimasta è il papa che diventa il riferimento della popolazione nei momenti disperati.

I Goti, scacciati dall'imperatore bizantino, vengono sostituiti dai Longobardi guidati da Alboino. I Longobardi domineranno l'Italia per oltre 200 anni, dal 568 al 774.

Nello stesso periodo in medio oriente si sviluppa una nuova civiltà, quella araba che ha origine con la comparsa di Maometto (570-632)

La muova religione musulmana predicata da Maometto esalta l'idea della guerra santa garantendo il paradiso islamico a chi muore in battaglia. Gli arabi impavidi ed entusiasti riescono a conquistare un grande territorio comprendente l'Asia minore, il nord Africa fino alla Spagna.

Al momento della loro massima espansione gli arabi di trovano ad affrontare un forte regno europeo, quello dei franchi, unificato da Carlo Magno, che comprende Francia, Germania, parte dell'Italia.

I franchi, guidati da Carlo Martello riuscirono a bloccare gli arabi nella battaglia di Poitier: la sconfitta bloccò l'espansione musulmana e gli arabi rivolsero l'impegno a consolidare le conquiste.

L’Europa Orientale è dominata dall’Impero Romano d’Oriente (o Bisanzio) che estende i propri confini sull’Italia meridionale, nei territori delle attuali Puglia, Basilicata e Calabria oltre a Grecia e Turchia.

L’Europa Occidentale, dopo il passaggio dall’Impero Romano alle dominazioni barbariche (Unni, Vandali, Goti, …..) torna ad essere unita nel grande Impero di Carlo Magno che stabilisce i suoi domini sulle attuali Francia, Germania e parte di Jugoslavia, Rep. Ceka, Italia.

Carlo Magno è il primo imperatore del cosiddetto "Sacro Romano Impero", erede del precedente impero e consacrato dall'incoronazione del papa. Ma, oltre alla diversa estensione territoriale, come diversa è la vita politica e sociale nel regno franco.

Francia, Germania e Italia sono caratterizzati dalla presenza di numerosi piccoli feudi, difesi e dominati dal nobile con il suo castello.

L’Italia feudale è caratterizzata da una serie di personaggi cui l’Imperatore o il Papa assegna una porzione di territorio e attribuisce un titolo nobiliare.

In cambio il signore feudale mette a disposizione del sovrano, in caso di guerra, i servigi propri e dei propri uomini.

Nel feudo il nobile, vassallo, valvassore o valvassino secondo l'importanza del territorio, è padrone assoluto di beni e uomini.

Il feudatario costruisce le mura e il castello a difesa dei sudditi e addestra i soldati per la difesa.

L’economia feudale è strettamente agricola: si coltivano le terre nobiliari e si consegna al nobile gran parte del raccolto.

In Italia la lingua parlata è il latino che subisce profonde modifiche dialettali.

La suddivisione in feudi non favorisce gli scambi commerciali e culturali.

Viaggiare è un’attività dai mille pericoli e ostacoli: numerosi i confini da superare, cattiva la manutenzione delle strade, frequenti gli agguati dei briganti.

Il frazionamento dell’Impero seguito alla scomparsa di Carlo Magno crea varie egemonie territoriali che saranno gli embrioni degli stati moderni.

La Chiesa Cattolica Romana, che nel corso dei secoli ha costantemente accresciuto la propria influenza sugli stati europei, venendo a mancare un forte antagonista, diventa la vera dominatrice dell’Europa Occidentale fino all’avvento di Federico I° Barbarossa (1152).

L’influenza della chiesa è sorretta dalla fortissima religiosità che pervade l’uomo del medioevo.

Una religiosità basata sulla paura del castigo divino, su una visione cupa della vita e del mondo, su una presenza costante della morte dovuta a malattie, epidemie, guerre.

Importanti roccaforti della Chiesa divengono i conventi dove i religiosi, frati e suore, sono in gran parte di estrazione umile, ma anche figli cadetti di nobili e potenti famiglie interessate alla prosperità del convento.

Conventi e religiosi in genere sono anche i depositari della cultura e della tradizione: in pochi altri luoghi, tranne le corti nobiliari, ci sono persone in grado di leggere e scrivere.

A trasformare un’immagine distante e oppressiva della chiesa nei confronti dei poveri compare (1181-1226) S. Francesco d’Assisi che esalta la povertà e la semplicità riavvicinando gli umili alla chiesa.

Ma insieme all’immagine edificante di S. Francesco in questi anni la chiesa mostra un volto decisamente peggiore quale propugnatrice delle Crociate, le spedizioni cristiane per liberare Gerusalemme in mano ai Mussulmani.

Le crociate ebbero alterne fortune e non restituirono che per brevi periodi Gerusalemme alla cristianità.

Dopo l'epoca dei grandi imperatori, Federico II  muore nel 1.250, il controllo dei territori periferici, già spesso in rivolta e in guerra con l'imperatore, viene abbandonato. I feudi nel frattempo sono cambiati. Grazie alla riprese dell'agricoltura e degli scambi, la vita si sviluppa fuori dal castello, prima in forma di villaggi, poi in centri sempre più grandi, le future città comunali.

Il popolo diventa sempre più insofferente prima verso il nobile feudatario, poi verso l'imperatore. Tra il 1.200 e il 1.300 lotte spesso sanguinose portarono alla creazione dei comuni, dove il governo era democraticamente gestito dai cittadini. Pur in periodo di crescita economica, la maggioranza della popolazione ha una economia domestica povera: case spesso malsane, scarichi a cielo aperto e carenza di combustibile per illuminazione e riscaldamento.

L’alimentazione è costituita principalmente da cereali: pane, polenta, patata.

Un’importanza crescente assumono i commerci via mare, nel Mediterraneo, verso l'Africa e l'Asia e città come Pisa, Genova, Amalfi, Venezia, le repubbliche marinare,  iniziano un periodo di prosperità straordinaria testimoniata da palazzi e chiese ricchissime.

I comuni lombardi, veneti, toscani, liguri, campani ... sono testimonianza di questo particolare periodo. La nuova fioritura, chiamata rinascimento, inizia con lo sviluppo economico, dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio, porta alla riscoperta delle arti e consente la costruzione di palazzi e cattedrali sempre più ricchi: le città assumono una bellezza mai vista.

L'età comunale è pero in continuo fermento: i comuni più grandi: Milano, Firenze, Parma... tendono ad espandere il territorio ai danni dei piccoli comuni circostanti.

La chiesa è un altro grande protagonista di questo periodo. Il papa, forte della grande prese religiose del medioevo, ha anche un regno temporale costituito da buona parte dell'Italia centrale fino al Veneto e Venezia. Ma è grazie all'ascendente morale e religioso che spesso entra in contrasto con l'imperatore e successivamente entra in gioco nelle lotte comunali per il potere come riferimento di una delle fazioni.

L'impero Bizantino, caduto l'impero d'occidente, mantiene la propria forza grazie agli imperatori e all'ottima amministrazione. Nei primi secoli successivi alla caduta dell'impero d'occidente, Bisanzio domina il Mediterraneo  e cerca di riconquistare l'Italia strappando le regioni orientali ai Longobardi e ponendo come capitale Ravenna.

Più tardi l'impero l'impero comincia a disgregarsi e lo sforzo maggiore dopo il distacco dalla chiesa cattolica, è mantenere i territori rimasti: Anatolia (Turchia), territori slavi, Grecia, Italia del sud. Nel periodo successivo il territorio viene costantemente sottratto all'imperatore fino alla definitiva caduta di Costantinopoli nel 1.499.

Il 1.400 vede il costante sviluppo delle realtà comunali in cui le famiglie più ricche cominciano a riunire le cariche di governo. Gradualmente si crea la prevalenza di una famiglia che prenderà il potere creando il passaggio alle signorie.

In Spagna il territorio è diviso in due parti: al sud sono ancora presenti gli Arabi, il nord invece è governato dai sovrani di Castiglia. I castigliani stanno cercando di conquistare l'intera Spagna anche grazie al costante indebolimento economico militare degli arabi. Ci riescono alla fine del 1.400, nello stesso anno 1.492 in cui Cristoforo Colombo parte per la scoperta dell'America e convenzionalmente finisce il Medioevo.

Mille anni sono indubbiamente un lungo periodo, ma il mondo che troviamo alla fine del medioevo è completamento cambiato:

- Roma è una piccola regione che mantiene una certa importanza per la presenza del papa

- Francia e Spagna dominano militarmente l'Europa

- Le repubbliche marinare italiane, soprattutto Venezia, dominano i commerci marittimi

- Si combatte con i cannoni e la polvere da sparo

- Non si parla più latino, nascono le lingue volgari